[RECE] Gone Girl


L'ho atteso tantissimo, e ne è valsa la pena.

Sopravvalutando l'intelligenza della distribuzione italiana ho letto il libro a fine settembre, pronto a vedere il film il 6 ottobre, che era la data d'uscita americana. Da noi lo hanno fatto uscire la settimana di Natale, in modo da essere sicuri che venisse fagocitato dalle uscite natalizie. Complimentoni.

Lo dico da subito. E' una delle trasposizioni più riuscite e fedeli al romanzo di partenza che mi sia capitato di vedere. Le considerazioni narrative che si possono fare sono condivise fra libro e film. Non a caso la sceneggiatura è scritta dall'autrice del libro, che ha fatto un lavoro magistrale.

La storia si apre presentando questa coppia di innamorati, Nick e Amy Dunne. Un mattino di luglio Nick torna a casa e la ragazza è scomparsa, con evidenti indizi di lotta nel salotto da casa.
L'uomo chiama la polizia, cercando di capire cosa sia successo. Da quel momento la vicenda è narrata su due diversi piani temporali. Il punto di vista di Nick racconterà i fatti nel presente, mentre il punto di vista di Amy, narrato tramite il suo diario, racconterà i retroscena dei cinque anni precedenti.
Inutile dirlo, nulla è come sembra. Quella che all'apparenza è una coppia perfetta e affiatatissima nasconde dei grossi problemi, sopiti dietro ad una maschera necessaria per la sopravvivenza del loro matrimonio.
E qui, per me e per chiunque voglia parlare di questa storia, arriva il difficile. Lo svolgimento dei fatti prende una piega ben diversa, ma spiegarlo significherebbe spoilerare senza pietà. E siccome odio farlo, eviterò. Mi limiterò a dirvi che il tutto diventa un thriller tesissimo, che porta ad un finale che vi farà rivoltare lo stomaco (in senso buono si intende).

Come dicevo all'inizio, la trasposizione è perfetta. La sceneggiatura non perde un colpo in tutto il film (che non è proprio brevissimo) e tutti gli elementi che compongono il libro hanno il loro giusto spazio (non credo sia rimasto fuori nulla di rilevante).

La regia di Fincher è eccelsa, e si conferma uno dei migliori cineasti in circolazione. Ok, ammetto che mi manca un po' il suo sperimentare degli inizi ("Fight Club", "Seven" e il sottovalutato "Panic Room", su tutti, li ho amati alla follia), mentre da "The Social Network" in poi il suo stile è diventato più "liscio", ma ha una gran mano.

Il casting è azzeccato come non mai.
Io sono del Team Ben. Non so più cosa debba fare per farsi riconoscere dei meriti attoriali. E' innegabile che sia partito come un gigione poco espressivo, ma negli ultimi anniè stato capace di sfruttare questa sua caratteristica come forza (sia a livello attoriale che come regista). E in questo ruolo il suo distaccamento emotivo dagli eventi (che ha un valore narrativo non indifferente) è giustificato ed è solo un valore aggiunto. E ora lo aspettiamo come il Goddamn Batman.
Rosamunde Pike è splendida e capacissima di rendere le molteplici "facce" di Amy, da quella angelica a quella demoniaca.
Anche il resto del cast secondario rende i personaggi descritti da Gillian Flynn con grande maestria, e su tutti Neil Patrick Harris, dopo averci abituato a tutt'altre interpretazioni, rende il viscidume del personaggio di Desi in maniera superba. E, aggiungo, Carrie Coon dopo The Leftovers (che è splendida, recuperatela) e questo, è la mia nuova screen crush.

Lo consiglio tantissimo. Ecco, forse è sconsigliato vederlo con la vostra ragazza/o se il vostro rapporto è in crisi. E' un suggerimento da amico....

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