[RECE] Cloud Atlas

Quest'anno siamo partiti con il piede giusto, dopo l'ultima grande delusione di dicembre (Lo Hobbit).

Cloud Atlas è un film ambizioso, coraggioso, notevolmente complesso. Giusto per mettere le cose in chiaro, non ha la portata rivoluzionaria di Matrix, che rimane inarrivabile. Ma dopo un fallimento su ogni livello (sia di incassi che di qualità) come Speed Racer, qui si ritorna sui binari giusti. Spiegare il film è dura (e non lo farò), vale sicuramente la pena vederlo un paio di volte (almeno). 

In sostanza sono sei storie  distribuite su sei diverse epoche (metà ottocento, anni '30, anni '70, oggi, e due epoche future), i cui personaggi vivono una sorta di esperienza collettiva collegata da sottili legami. L'autore del romanzo da cui è tratto il film ha affermato che i diversi personaggi sono reincarnazioni in diverse epoche delle stesse persone, e sinceramente sono curioso di vedere come ha fatto a rendere il concetto nel libro. Nel film la cosa è affidata ad uno straordinario makeup, che fa sì che il cast principale reciti da tre a sei ruoli, chiaramente uno per epoca. Al di là del legame effettivo fra i personaggi, ogni storia è legata alla precedente in quanto effettiva storia letta o conosciuta dai protagonisti (per esempio, la quarta storia è un film nella quinta, la prima un romanzo nella seconda e così via), creando così un esplicito filo conduttore.

Le sei storie sono narrate in montaggio lineare all'interno della singola ambientazione ma alternato a livello globale, ma nonostante l'enorme complessità del tutto (le storia sono diverse sia in tematiche che in tono) il film è perfettamente seguibile, a patto di prestargli la giusta attenzione. Non è chiaramente un film semplice o seguibile a tratti, è decisamente impegnativo, ma lo sforzo viene ripagato da una messa in scena notevolissima. Un grande plauso al cast, che ha dovuto mettersi in gioco in maniera notevole, su tutti Hugh Grant, in un insieme di ruoli mai più diversi da quelli a cui ci ha abituato (e con egregio risultato). Non che il resto del cast sia da meno, chi più (Hanks, Berry, Bae) chi meno (Sturgess,Whishaw). 

Ho trovato visivamente spettacolare l'ambientazione della quinta storia, in modo evidente e riuscito ispirata ad un ibrido fra Blade Runner e Tron, con un look pulito e non tamarroso, che usa gli effetti speciali senza abusarne.

Un plauso agli autori per avere sapientemente usato la quarta storia come intermezzo "comico", rompendo un po' l'atmosfera del film e rendendo il tutto più godibile (e Hugo Weaving in quella sequenza fa morire dal ridere).

Un film non facile, girato con il cast e il budget di un blockbuster ma con lo stile di un film d'autore. I fratellini sono tornati, e spero diano ancora altre soddisfazioni come questa.

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