[RECE] Lo Hobbit - Un Viaggio Inaspettato

Premessa: in queste vacanze sistemerò il layout di questo blog. Non si può proprio guardare. Poi beh, ecco, dovrei anche ricominciare a scriverci.

Passiamo allo Hobbit.
Senza dubbio il film evento di questo natale, che ho potuto vedere solo ieri sera (trovare i biglietti all'Arcadia di Melzo per vederlo in HFR 3D non è stato esattamente una passeggiata).
Mi è piaciuto? Più no che sì, ma mi spiegherò meglio.

Premetto di non essere un fan sfegatato del Signore degli Anelli, e nemmeno del suo universo letterario. Non perchè non mi piaccia (anzi) ma non mi ha mai conquistato come altri universi (e comunque di trilogia ce n'è soltanto una).
Tra l'altro, il libro del SDA non l'ho mai finito, mentre mi è piaciuto tantissimo lo Hobbit. Mi è piaciuto proprio perchè è fresco, spigliato, colto senza essere tedioso, divertente, e genuinamente avventuroso.
Tutte cose che l'adattamento cinematografico non è.
Quando il progetto è stato annunciato, già la separazione in due parti aveva fatto storcere il naso, visto l'effettiva durata del libro (che essendo nato come libro fiabesco per ragazzi, è proprio un libricino di 300 pagine). L'annuncio, al ComicCon di quest'anno della terza parte è stata veramente troppo. A quel punto è stato chiaro che 1) la trama sarebbe stata allungata all'inverosimile (anche usando inserti dell'universo Tolkeniano) 2) gli interessi economici che ci stanno dietro hanno un'importanza decisamente maggiore di quelli artistici.
E la cosa fa incazzare due volte pensando a quello che c'è stato dietro alla trilogia originale: uno sforzo produttivo, economico e anche fisico non indifferente (il fantasy non è mai stato un genere facile al cinema prima del SDA, e nessuno aveva mai osato girare tre film di quella portata uno in fila all'altro). Sforzo ripagato con un successo planetario, e un film che ha cambiato le carte in tavola di un intero genere, rinobilitandolo dopo anni di oblio.
Lo Hobbit (date per scontato stia parlando del film da qua in poi) prende la via facile: è un prequel girato con  l'atteggiamento con cui si gira un sequel. Addirittura la struttura narrativa ha un sacco di punti in comune con la Compagnia dell'Anello. E' riempito di frecciatine (anche visive) alla trilogia, fatte chiaramente per compiacere i fan (la riunione a Gran Burrone è un esempio eclatante - sì, lo so che è nel Silmarillion, ma non nascondiamoci dietro un dito). A dirla tutta, l'atteggiamento dietro la contestatissima nuova trilogia di Star Wars era decisamente più onesto (con risultati altalenanti, ma più onesto).
Gli inserti sono decisamente fuori luogo, tra un Radagast infilato dentro a forza (con tra l'altro un paio di sequenze che definire imbarazzanti è essere buoni, tra la slitta di Babbo Natale e il riccio con gli occhioni carini), scene che nel libro funzionano ma che al cinema ammazzano il tutto (le canzoni messe a caso, l'interminabile scena degli indovinelli con Gollum), e soprattutto lo spiegone iniziale che distrugge il senso del libro (separando nettamente il pubblico dal protagonista della storia, esattamente al contrario del romanzo).
Ed è quello il problema principale: questo non è un film dello Hobbit. E' un prequel (narrativo) - sequel (cinematrografico) del SDA, che travisa completamente lo spirito del romanzo da cui è tratto (sia chiaro, "travisa", non "adatta" come nel caso della trilogia). Bilbo è solo uno dei tanti personaggi, coinvolto in un avventura più grande di lui che noi come spettatori vediamo completamente, mentre lui no.
Altra cosa che ho odiato da subito è il look tremendamente finto del film. OK, è un fantasy, ma il SDA aveva un impianto visivo allucinante, con una cura dei dettagli quasi maniacale, che rendeva tutto tremendamente realistico. Qui no, ci sono tonnellate di green screen, delle creature disegnate con una CGI vecchia (è un film di primo piano girato con una montagna di soldi, io esigo livelli tecnici eccellenti) e, un compositing da serie televisiva e in alcune scene una fotografia quasi da CW (canale che è tristemente famoso per la qualità media della fotografia delle sue serie. Ma quasi, sia chiaro, quei livelli di monnezza sono rari). E ho trovato fastidiosissime le "immagini" del film, più vicine ad illustrazioni fantasy che a vere immagini cinematrografiche.
E, dulcis in fondo, la durata: infiniti 170 minuti (tra l'altro uscirà pure la versione estesa...) che sembra finire almeno cinque o sei volte (chiaramente erano tutti probabili finali poi scelti in fase di montaggio), e invece prosegue...
Passando ai lati positivi: il cast, decisamente in parte (Freeman perfetto, l'attore di Thorin pure, e le vecchie conoscenze che sono una conferma), la regia (Jackson ci sa fare, lungi da me dire il contrario, anche se preferisco i Suoi film a questi).
Menzione a parte per la stereoscopia, usata decisamente bene e sempre, concedendo poco (ma concedendo) al 3D facile, ma facendo permeare questo tipo di visione in tutte le scene, anche quelle più "tranquille". E, cosa abbastanza rara, anche le battaglie risultano chiare e fluide. La tecnologia HFR ha forse aiutato, ma sinceramente non ho percepito tanto i lati positivi quanto quelli negativi (l'apparente effetto accellerato di molte scene, ma probabilmente è una questione di abitudine).
E poi beh chiaramente io sono uno degli spettatori per cui il film è pensato, perciò è sempre piacevole vedere facce e ambienti conosciuti (come ho già detto, la sensazione è quella di vedere un seguito ambientato prima). In particolare ho trovato splendido il set della casa di Bilbo, solo abbozzato nella trilogia.

Riassumendo, è un film valido, ma con tante cose che mi hanno infastidito (e che hanno confermato le mie riserve iniziali sul progetto). Sicuramente è un film fatto in funzione del suo pubblico, privo del valore assoluto della prima trilogia, che pecca parecchio in autocompiacenza.

C'è anche da dire che io ero una delle mosche bianche a cui ai tempi aveva fatto schifo la Compagnia, per poi rivalutare ampiamente la trilogia dopo aver visto i sequel.
Gli aggiungo anche un po' di beneficio del dubbio visto i casini produttivi che hanno segnato il film (il fallimento della MGM, l'abbandono di Del Toro, che doveva essere a capo del progetto), e spero che riescano a smentirmi con i prossimi due capitoli.




Commenti

  1. Dai però... salta le due torri e leggi il ritorno del re, che vale la pena. E' proprio il libro in mezzo che ammazza. :-P

    RispondiElimina
  2. è nella lista delle cose da fare XD

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari